Quinto giorno, quinto post.

Di solito non faccio propositi per l’anno nuovo, trovo che l’idea di impegnarsi con se stessi a capodanno sia come lasciarsi scappare un “Ti amo” durante il primo amplesso: l’entusiasmo del momento prevarica il buon senso e raramente le buone intenzioni si trasformano in alcunchè di duraturo. (Anzi, diciamolo, il risultato a volte è solo molto imbarazzo).

Questa volta però ho fatto un paio di eccezioni, perchè in fondo dire “Ti amo” è bello come sentirselo dire e, a volte, non c’è un momento giusto o sbagliato per dire le cose, vanno semplicemente dette. O, in questo caso, fatte.

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Ho quindi iniziato a bere caffè senza zucchero.
Non sono un grande bevitore di caffè, non ho mai sviluppato il gusto necessario ad apprezzare i vari tipi di miscela o tostatura e sono abbastanza ignorante in materia, ma essere un italiano a Londra, la nuova capitale del caffè, comporta anche delle responsabilità.

E dopo un inizio difficile, il mio senso del gusto sta cominciando a scoprire sfumature che mi hanno permesso di rendermi conto che la miscela di caffè che uso a casa è orribile. O almeno spero sia quello, altrimenti il mio buon proposito fallirà a breve.

L’altra eccezione riguarda il blog: ho deciso di scrivere un post al giorno per tutto il mese di Gennaio.
Sembra poca roba, vero, ma, a parte che corrisponde a circa un terzo di tutti i post che ho scritto finora, è una questione di qualità.

L’impegno di scrivere comporta il prendersi il tempo e pensare alla propria giornata, al passato o anche solo, banalmente, a “cosa scrivo stasera?”. Il tempo di pensare, negli ultimi anni, è stato schiacciato da lavoro, famiglia, rumore (serie tv, fumetti, videogame, libri) e per me è importante provare a recuperarlo. E bisogna un po’ forzarsi, perchè anche il caffè all’inizio fa schifo, senza zucchero, se non si è abituati.

E la disciplina diventa quindi fondamentale, anche perchè ci vuole costanza e impegno per trasformare un “Ti amo” in una relazione.