sottotitolo: lista onworking di riferimenti culturali per comprendere meglio gli apici di irrazionale e inutile provocatorietà e manifesta incuranza dell’interlocutore a cui si può ambire durante una discussione politica nella mia famiglia (chi mi conosce lo sa).

se io sono Ibra, lui è Van Basten.
se io sono Marlow, lui è Shakespeare.
se io sono Tigro, lui è Winnie the Pooh.
se io sono Marla, lui è Nina.
se io sono Mastro Ciliegia, lui è Geppetto.
se io sono calderoli, lui è borghezio.
se io sono The Edge, lui è Bono.
se io sono Jack, lui è John Lock.
se io sono Stephen King, lui è Edgar Allan Poe.
se io sono l’India, lui è la Cina.
se io sono Bubu, lui è Yoghi.
se io sono Veltroni, lui è Obama.
se io sono Olmi, lui è Fellini.
se io sono Luigi, lui è Mario.

credo che il trend sia chiaro, liberi di aiutarmi a continuare