Sono sempre stato un grande fan del relativismo e dei "dipende". Perchè il più delle volte... bè, dipende.

Anzi, ne ho fatto quasi un vanto, come quella volta agli scout, in cui – e so che ne ho già parlato, ma ritrovo il post per linkarlo – ci chiesero, come attività, di trovare una metafora legata all'acqua per identificare i nostri valori e io dissi che mi sentivo come se fosse l'acqua di un fiume, che ha un corso, ma che non deve per forza restare ancorato ad argini predefiniti, anzi, che riesce col tempo ad evolvere e trovare nuove vie.

Però.

Però c'è un però, ovvero il limite oltre il quale bisogna prendere delle posizioni e tracciare una linea. Una linea che magari domani evolverà, perchè è vero che di base dipende, ma qui e ora quella linea esiste, deve esistere, e (semicit.) per evitare di confondere la relatività con l'eversione fascista e stragista, stabiliremo dei limiti.


<disclaimer>

Son opinioni non richieste e tranchant, me ne rendo conto, ma le ho tenute dentro da un po', escono tutte ora, dopo una corsetta e una birretta

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Israele è nel torto, e dirlo non rende antisemiti. La Russia è nel torto, e dirlo non significa simpatizzare con estremismi nazionalisti Ucraini. Il più grande errore del mancio è stato illuderci con l'Europeo, perchè la squadra faceva cagare fortissimo da prima ed è stato una specie miracolo, sostanzialmente irripetibile – un miracolo bellissimo, eh, ma sempre un miracolo. L'unico modo di controbattere le destre becere è legato alla soddisfazione dei bisogni primari e all'educazione, nell'ordine, e che certa sinistra non l'abbia ancora capito è incredibilmente deprimente. La Marvel ha rotto il cazzo.... 1 


1. potrei continuare, ma ora ho bisogno di una doccia