Il piano di rientro in ufficio arriva da lontano: già lo scorso anno si speculava su quando saremmo rientrati e devo dire che la mia azienda ha avuto un approccio pragmatico ma attento ai dipendenti, dando scadenze precise su quando avrebbero riconsiderato la situazione e fornendo aggiornamenti puntuali.

A un certo punto, quest'anno, è stato anche fatto circolare un sondaggio interno ed è uscito che la larga maggioranza dei dipendenti avrebbe preferito non fare più di un paio di giorni in ufficio.

E così è stato: 2 mesi dopo il via libera governativo, stiamo provando il "2 giorni a settimana in ufficio".

Sta andando bene e, anche se devo dire che preferivo il divano di casa, tutto sommato non mi dispiace ritornare attorno ai colleghi 1 .

Una parte di me è convinta che dovrebbe essere ancora più flessibile, che dovremmo far fare a ciascuno quello che preferisce, invece di richiedere la presenza, seppure limitata: abbiamo provato di poter agilmente gestire il lavoro da remoto senza intoppi. D'altro canto se la ditta vuole fare una prova per vedere come funziona questa soluzione ibrida, secondo me vale la pena farlo: beneficio del dubbio, se non altro.


Tutto sto pippone, in realtà era per dire che Martedì ero in ufficio e son andato nella palestra dell'edificio, per i dipendenti delle 2 ditte che lo condividono, e che ho ancora male alle braccia perchè non ero più abituato ai pesi: non riesco a stenderle dal male ai bicipiti 😅

Mi sto trasformando in un brogrammer.


O forse no, visto che oggi ho passato un buon 15 minuti a chattare con la figlia 17enne di mio cugino per avere consigli sullo smalto da usare, sui prodotti per il coating e su come non rovinare le unghie.

Tutto questo ovviamente non è nato dal nulla: quando siamo andati a trovarli quest'estate abbiamo scoperto che è il suo hobby e si è offerta di tirare fuori l'arsenale degli smalti. Ha fatto le unghie sia a me sia a Irene, ma questa storia la racconterò un'altra volta.

Le bellissime unghie viola fatte dalla cuginetta

1. il mio team è principalmente distribuito, tra Ucraina e ragioni di salute che impediscono il ritorno in ufficio, e non traggo molto vantaggio dall'essere in presenza. Fare i meeting poi è scomodo: dover passare da una meeting room all'altra, aspettare che chi l'ha usata precedentemente la liberi etc etc. In compenso, ad essere completamente onesti, quando devo scrivere documenti o codice, essere nell'ambiente "asettico" dell'ufficio mi permette più concentrazione. 2 

2. che poi fa un po' ridere perchè è esattamente la ragione opposta a quella per cui facciamo l'esperimento dei 2 giorni: l'idea è che incontrarsi in ufficio sia più produttivo che essere in remoto. Ecco no, i meeting in remoto son molto meglio – al netto del white boarding, che sì mi manca un botto, ma col team distribuito non potrei comunque fare, non nel modo classico se non altro.