crescentine emiliane

Cena fuori con un gruppo di signore di mezza età.
Niente milf o che: la morosa collabora col loro gruppo teatrale e qualche volta siamo invitati alla loro magnazza stagionale a base di crescentine (che però non sono crescentine – nel senso di tigelle – ma gnocco fritto, che qui a Bologna si chiama così. barbari).

Una di queste ha passato la serata chiamandomi Luca. Alla prima mi ha colto alla sprovvista e non ho avuto la prontezza di correggerla, la seconda volta non volevo metterla in imbarazzo…

Il sembrare un ritardato che dev’essere chiamato 5/6 volte prima di reagire non mi ha pesato tanto, mi spiace solo che uscendo una delle altre mi abbia salutato con un “Ciao, Marco” a pochi passi da lei.

Questo post ha lo stesso senso profondo dei film della Coppola. Se non lo capite siete voi.