Bell´s Beer Sampler

correva il 2004, a modena c’era il basquiat e ci andavamo solo noi (infatti poi ha chiuso).
ogni giovedì, o almeno così mi ricordo io magari non è vero, ci trovavamo in 4 per l’aperitivo.
non gli aperitivi di adesso, superfighetti, dove paghi un botto bevi poco e mangi tantissimo: aperitivi a birre (dalle 2 alle 5 a crania) e qualche patatina.

affogavamo i nostri casini nell’alcol, senza in realtà ubriacarci mai, un po’ per l’assuefazione, un po’ perchè era l’aspetto terapeutico a interessarci, non l’aspetto etilico: l’alcool era il quinto, non l’obiettivo.

eravamo un gruppo di supporto: ciascuno coi suoi casini di lavori che non saltavano fuori o che ingabbiavano in call center, atmosfere tese in casa con genitori o conviventi, futuri incerti.. era un mondo difficile.
eravamo i 24enni distratti dalla vita che oggi ascolterebbero Brondi, se a 3/4 dei presenti non avesse fatto cagare l’indie sguaiato già allora.

quello che è successo dopo la chiusura del basquiat è un’altra storia e questo non vuol essere un post rammaricante sul come è andata a finire.

ma quel periodo lì, quei giovedì a discutere di politica e stronzate, quelle sere che finivano quasi sempre ognuno per i cazzi suoi o quasi dopo aver sfogato la settimana senza di fatto parlarne…
ecco, quel periodo lì è stato la valvola di sfogo che ha permesso a tutti e 4 di superare quei casini, lo so per certo.
un momento che, a volte, quando le settimane sono pesanti e i cazzi volano bassi, rivorresti indietro, con la stessa atmosfera, la stessa superficialità di facciata e la stessa coglionaggine.