Disclaimer: questo post è parte di una serie legata alle crisi di mezza età.

Qualche tempo fa parlavo con una persona che ha tipo 7/8 anni meno di me ed entrava nel fantasmagorico mondo del punk quando io ne uscivo. Per loro si trattava di roba tipo My Chemical Romance ed roba emo così, per me era l'onda lunga dello ska punk. Due mondi volendo abbastanza incompatibili allora, ma a distanza di anni, se non altro, cugini.

A una certa, la conversazione si è spostata sui Blink 182, che forse eran l'anello di congiunzione tra noi che ne uscivamo e loro che ci entravano. E mi son ricordando ridacchiando, della volta che vennero presi a sassate agli Independent Days a Bologna.

Quindi mi son chiesto come mai una generazione che ha consumato Avril Lavigne appena 2 anni dopo, si è presa la briga di prendersela con quei 3 deficenti 1 .

E alla fine penso che sia banalmente una questione di identità: quei 3 cazzoni – in cui tecnicamente molti di noi 2  avrebbero potuto rivedersi, cosa che forse ha anch'essa giocato un ruolo – hanno sdoganato il pop punk, portando a quel concerto una quantità di persone che sapevamo non avere niente a che fare con la scena 3 .

Mi chiedo cosa questo dica di noi.


1. che poi sarebbero 2, perchè il terzo, Travis, a parte essere una macchina, ha avuto un buon seguito con i Transplant e ha fatto un sacco di robetta bella anche con band "accettate" tipo i Goldfinger o gli Aquabats.

2. giusto per chiarire: io non c'ero e non ho mai tirato sassi a una band in vita mia.

3. <pippone>Che trovo sempre un termine molto interessante in questa accezione, visto che viene dal teatro e che le persone più odiate delle varie scene son i poser, ovvero quelli che fingono, si atteggiano... attori, se vogliamo. Ironico che si venga accettati come parte di una scena solo quando si è/sembra autentici. </pippone>