Praga è una città
dove non sopravvive niente
di quaranta anni di guerra fredda

Ma peggio di così.

Capiamoci, la vacanza è stata ottima per lo scopo che voleva ottenere – staccare completamente – ma Praga è Disneyland, praticamente.

Scioccato non tanto dal numero, a tratti comprensibile, di visitatori, ma dal fatto che il turismo sia diventato volano dell'embrace del capitalismo e che tutto sia un'occasione per far soldi. E devo dire che se sciocca un cittadino di Londra – al dio degli inglesi non credere mai – magari son andati un po' troppo in là.

Non che mi sia dispiaciuta la città, il cibo, le birrette, ma mancava tutto il vibe che mi aspettavo.

E mi dispiace.

La parte migliore della città, dal mio punto di vista, ironicamente, è stata l'unica gratuita 1 .

La collina di Vyšehrad è leggermente fuori dai percorsi di massa ma la consiglio vivamente, rispetto a tutto il resto. La Basilica gotica di San Pietro e Paolo è bellissima, e il cimitero che la costeggia, se siete fan del genere, è molto interessante da visitare.

Quello che mi resta sono le passeggiate, chilometri e chilometri macinati, i libri – ho letto più in questa vacanza che in molte altre 2 .


Ora si torna al lavoro, con la consapevolezza di dover lavorare molto sulla mia capacità di evolvere il mio modo di ragionare i problemi, allargando gli orizzonti e smettendola di pensare in modo "tattico".

Sarà interessante.


1. e prima che facciate battute sulle mie braccine corte, non perché era gratuita 😒

2. Ho iniziato a leggere cose di Alicia Gimenez Bartlett, prima la presidente e poi exit, entrambi Sellerio. Il primo un giallo che mi è piaciuto ma non indimenticabile, il secondo un po' strano, non sono certo di averlo apprezzato, ma non mi ha nemmeno stancato. Proverò altro, forse. Ora sto leggendo La ricreazione è finita, che è MOLTO meglio.