Mio figlio è vittima, un po’ come tutti da svariate generazioni a questa parte, dei lego.
Nel suo caso, per questioni di età, sono ancora i duplo a farla da padrone e il suo gioco preferito è attribuire ai personaggi i ruoli di mamma e papà.

E se anche nel passaggio subito dalla mamma

(con relativo cambio di genere) non c’è niente di male (che siamo una famiglia moderna, una di quelle di fatto, sapete, queste cose non ci fanno paura), è associandolo con l’evoluzione del papà che mi viene da pensare:

il buon Sigmund avrebbe di che scrivere.