Vivo da 6 anni nella perfida albione e no, non mi manca l'Italia.

Me lo chiedono ex-colleghi quando, sporadicamente, ci rivediamo, me lo chiedono amici che son rientrati e coltivano l'idea di ripartire, se lo chiedono i miei genitori.

Citarsi addosso non è esattamente elegante, ma nel 2013, un anno dopo essermene andato, scrissi

Disagio e malinconia, ma anche la gioia malcelata di aver colto quell’opportunita’ nel momento giusto, prima di essere costretti a  farlo, prima di perdere ogni speranza.

e devo dire che non è cambiato molto.

Quest'anno non sono tornato. E non è la prima volta.
Son andati i bambini, con Irene, ma io non ho sentito la chiamata.

Irene ultimamente sente Londra stretta, o più probabilmente il nostro appartamento, come darle torto. Per me purtroppo è comunque l'unica soluzione che riesco a vedere. Londra è una città difficile. Non ti si apre per accoglierti e se non sei costretto a frequentare qualcuno è difficile creare relazioni.

Niente che Bologna non mi avesse già offerto.
Son straniero a casa mia, ovunque essa sia. Scusate la rima.

Questa cosa di non avere risposte, ma solo letture e intepretazioni mi frustra e mi consola: non sento di poter essere d'aiuto, ma non sento la pressione di dover risolvere il problema.

Abbiamo deciso che a Maggio del prossimo anno ripasseremo dai miei, perchè è la stagione più bella, perchè ci son le ciliegie, perchè le relazioni famigliari sono importanti, e vanno coltivate, e perchè forse amo la mia terra, anche se non mi manca.