Mi piace volare.
Mi piace arrivare presto in aereoporto, passare subito dalla sicurezza e sedermi, aspettando con una serie tv o un libro che annuncino il gate.
Mi piace alzarmi e imbarcarmi quasi per ultimo , che tanto non va da nessuna parte finchè non ci siamo tutti.

C'è una ritualità nel volare, una ritualità che mi rilassa. E mi sono sempre piaciuti i nonluoghi.

E volo spesso. In media – tra ferie, lavoro, conferenze etc – credo almeno una volta al mese, non tantissimo, ma abbastanza.

Mi piace vedere le montagne dall'altro – rientrando in o uscendo dall'Italia –, mi piace dimenticarmi che sono in volo e perdermi nella mia serie tv o libro. Mi piace persino chiedermi se morirò accanto a uno stronzo.

Il figlio di razzi amari

Mi è rimasta un testa dagli anni '90.