cedmax

my little journey through myself

Ho sempre pensato che per fare il cantautore, chitarra e voce, senza band, ci volesse un discreto coraggio.
Sostanzialmente perchè ti ritrovi da solo, protetto solo dal tuo strumento, davanti a persone che sono lì per ascoltarti, nella migliore delle ipotesi, o per giudicarti.

Astronautalis si è presentato con il suo mac con su le basi.
Senza nemmeno la corazza di uno strumento che ti protegga durante l’esibizione.
Secondo last.fm al suo concerto eravamo in 3, gli altri non erano lì per lui.
d’altra parte qui i suoi dischi non sono distribuiti, il rap e l’hip hop sono la stessa cosa e uno dei pochi dischi decenti del genere (quello di nuccini!) è misconosciuto.

Entrando nel locale sabato sera, vedendo il palco con su un microfono, una sedia e un tavolino e guardando chi ci stava intorno abbiamo pensato che dovesse essere imbarazzante suonare in quel contesto, che a un certo punto o credi tantissimo in quello che fai o in serate così mandi tutto in vacca e lasci perdere.

Astronautalis crede tantissimo in quello che fa.

Il concerto è stato bello. molto.

Ci ha dedicato un pezzo e poi abbiamo chiaccherato sui progetti futuri, collaborazioni (midlake, paper chase, radical face …), del tour autunnale (forse con bleubird!!!) e del prossimo disco di Why?

meraviglia!