cedmax

my little journey through myself

il blog è trascurato, ma non è l’unica cosa.
casa nostra è incasinata come non mai. è come se inconsciamente, sapendo che dovremo andarcene, sistemassimo le cose in modo precario appositamente: ogni superficie è colma di qualsiasi cosa: giacche, libri, scatole… e mancano ancora 4 mesi al trasloco.
la verità è che questo luglio ci sta logorando.
la morosa pazza è in un trip di attori bravissimi che le sono praticamente piovuti addosso con delle coincidenze pazzesche per l’allestimento di uno spettacolo che la sta travolgendo e io sono assorbito letteralmente tra la casa (nuova) e il lavoro (vecchio).
nell’ultimo mese la spirale di nerditudine che mi avvolge è aumentata del 200%, però ora il javascript è mio amico (un po’ più che un amico, diciamo che un paio di volte abbiamo limonato duro senza impegno, per capirci).
per fortuna a giorni si parte e si molla tutto. sono letteralmente cotto.

nel frattempo sto facendo la lista della spesa libraria per le ferie.
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to be continued…

ced: dalla mappa sembrerebbe molto vicina all’autostrada
immobiliaredifacilicostumi: sì, la via è vicina all’autostrada, ma l’appartamento è ben riparato. praticamente non si sente.
ced: no perchè se fosse troppo vicina non ci interesserebbe e non vorrei farle perdere tempo

Io e morosadifficile parcheggiamo tra il palazzo e la barriera antirumore dell’autostrada e fissiamo a bocca aperta i 50/60 metri che li separano.

ced (indicando l’autostrada): è veramente vicina
donzelladifacilicostumi: eh sì, ma aspettate di vedere l’appartamento

morosacomplessa:quanto costa la casa? no perchè in ogni caso non spenderei la metà per vivere così vicino all’autostrada

non stava parlando con me

Gandhi, il nostro nuovo gatto ciccione, è un coccolone.
al limite della sopportazione.

passa le notti a cercare un approccio affettuoso, nonostanze sia sterilizzato (che castrato è un termine che mi piace poco), con Nina, la bellissima (e stronzissima) micetta con cui condivide l’appartamento.

quando Nina si rende conto di essere seguita in ogni suo movimento, stile stalking estremo, di solito si incazza e inizia a soffiargli.

Gandhi comincia quindi a lamentarsi.
ciò, ovviamente, non fa che accrescere l’irritazione di Nina, innescando un’escalation di soffiate e conseguenti lamentii.

é già uno di casa, insomma.

stasera io e morosa abbiamo firmato l’accettazione della proposta di acquisto per vendere la casa.
ci abbiamo passato 5 anni. 1 d’inferno e 4 favolosi. 3 da soli e 2 col nano. 5 anni che non dimenticheremo facilmente. scusate la fase malinconica, passerà con l’euforia di cercare la casa nuova e la paura di non trovarla, i problemi e il trasloco. ma ora voglio godermi i ricordi di ogni stanza, quelli che tra altri 5 anni staranno sotto i ricordi della casa nuova. le urla e le lacrime del primo anno di convivenza, il peso di non essere certi di aver fatto la scelta giusta e nel contempo di esserne certi e di essere frustrati dal fatto di non riuscire a farla funzionare. il superamento dei problemi e la maturazione del rapporto di coppia. le difficoltà lavorative e le frustrazioni professionali. ma anche i successi e i festeggiamenti. la decisione di avere un figlio e il vederlo crescere tra le mura di una casa che non sarà più la nostra.