cedmax

my little journey through myself

Dici sempre le preghiere, conti sempre fino a dieci e preghi ancora che non tocchi a te decidere

[…]

Se ti han detto resta a casa, vola basso non scocciare,
Se disprezzi puoi comprare, se vale tutto niente vale,
Se non sai più se sei un uomo, se hai paura di sbagliare,
Se hai voglia di pensare che fra poco è primavera…
Adesso fa qualcosa che serva, che è anche per te se il tuo paese è una merda

[…]

Io voglio far qualcosa che serva, fammi far solo una cosa che serva.
Dir la verità è un atto d’amore fatto per la nostra rabbia che muore

e dire che dieci anni fa forse li avrei odiati per essere andati a sanremo.

Ho sempre pensato che per fare il cantautore, chitarra e voce, senza band, ci volesse un discreto coraggio.
Sostanzialmente perchè ti ritrovi da solo, protetto solo dal tuo strumento, davanti a persone che sono lì per ascoltarti, nella migliore delle ipotesi, o per giudicarti.

Astronautalis si è presentato con il suo mac con su le basi.
Senza nemmeno la corazza di uno strumento che ti protegga durante l’esibizione.
Secondo last.fm al suo concerto eravamo in 3, gli altri non erano lì per lui.
d’altra parte qui i suoi dischi non sono distribuiti, il rap e l’hip hop sono la stessa cosa e uno dei pochi dischi decenti del genere (quello di nuccini!) è misconosciuto.

Entrando nel locale sabato sera, vedendo il palco con su un microfono, una sedia e un tavolino e guardando chi ci stava intorno abbiamo pensato che dovesse essere imbarazzante suonare in quel contesto, che a un certo punto o credi tantissimo in quello che fai o in serate così mandi tutto in vacca e lasci perdere.

Astronautalis crede tantissimo in quello che fa.

Il concerto è stato bello. molto.

Ci ha dedicato un pezzo e poi abbiamo chiaccherato sui progetti futuri, collaborazioni (midlake, paper chase, radical face …), del tour autunnale (forse con bleubird!!!) e del prossimo disco di Why?

meraviglia!

gilmore girls è uno dei telefilm più noiosi ma creati.
su una scala di valore assoluto la noia supera persino l’alone di cazzata che trasuda da tutte le ultime puntate di lost.

ma non è brutto, intendiamoci.
è realistico in ogni aspetto (o quasi) del rapporto emotivo tra i personaggi.
che è una cosa gradevole e noiosa in parti uguali.

guardare le gillmore girls è come quando lecchi un dado: ti fa strano e ti ripugna pure un po’, ma le tue papille gustative implorano “ancooooraa”.

che poi non si nota nemmeno tanto.
se non si affronta la cosa di petto: recentemente io e la morosa abbiamo deciso di guardarlo tutto.
in stecca.
che obama dovrebbe chiudere casa nostra, altro che guantanamo.

e, insomma, quando intermezzi con desperate housewives la differenza si vede