cedmax

my little journey through myself

stasera io e morosa abbiamo firmato l’accettazione della proposta di acquisto per vendere la casa.
ci abbiamo passato 5 anni. 1 d’inferno e 4 favolosi. 3 da soli e 2 col nano. 5 anni che non dimenticheremo facilmente. scusate la fase malinconica, passerà con l’euforia di cercare la casa nuova e la paura di non trovarla, i problemi e il trasloco. ma ora voglio godermi i ricordi di ogni stanza, quelli che tra altri 5 anni staranno sotto i ricordi della casa nuova. le urla e le lacrime del primo anno di convivenza, il peso di non essere certi di aver fatto la scelta giusta e nel contempo di esserne certi e di essere frustrati dal fatto di non riuscire a farla funzionare. il superamento dei problemi e la maturazione del rapporto di coppia. le difficoltà lavorative e le frustrazioni professionali. ma anche i successi e i festeggiamenti. la decisione di avere un figlio e il vederlo crescere tra le mura di una casa che non sarà più la nostra.

è un po’ che penso che dovrei cominciare a vestirmi come kevin bacon in fooloose.
maledetto revival anni 80, ti entra in testa e non ti molla mica.. (e per fortuna che gli anni 80 nel mio iTunes sono morphine, cccp e smiths)

oppure potrei semplicemente smettere di lavorare in overdrive.
tipo che se mio figlio nottetempo vomita, ha la febbre e non dorme, io il giorno dopo me ne sto a casa.

non è un’idea da scartare anche se essere stronzo al limite della dottorhousità (c’è che anch’io nel mio piccolo sono abbastanza competente e qualche volta posso permettermelo) con chi mi stuzzica ma efficentissimo coi miei 2 litri di caffè in circolo non mi dispiace affatto.