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Tempo di stilare la lista di conferenze per il 2015.

La scelta nobrain é stata Front Trends: lo scorso anno vuoi per la presenza di tutto il team, vuoi per la vodka, che in Polonia é buona e molto economica, é stata memorabile.

Oh, certo, il disclaimer: le conferenze sono eventi professionali importanti principalmente per i contenuti. OVVIAMENTE. Però le conferenze sono anche tante e i motivi per cui scegliere una o l’altra (al netto di uno speaker o dell’altro che possono fare la differenza) sono tutto il resto: contesto, città, comunità che ruota attorno all’evento… Perché di eventi si tratta, e la dimensione “evento”, in una conferenza tecnica, ha un peso enorme che piaccia o no (e a me piaccia molto).

Proprio sull’onda di quel piaccia, le altre conferenze scelte sono quelle che per word of mouth sono arrivate da fonti interessanti o che toccano corde che vanno al di là del mero aspetto tecnico, come Reasons to be Creative o la Responsive Conf di Jeremy Keith, che guarda caso proprio oggi ha annunciato la terza edizione.

Queste 3 conferenze sono quelle a cui vorrei partecipare quest’anno, ho aggiunto anche altro alla lista ma non mi aspetto certo che le approvino tutte e le 3 sopra sono decisamente le destinazioni preferite.

Da questi ragionamenti lascio volutamente fuori From the Front, a cui parteciperò comunque (e per la quale stiamo costruendo una line-up che se il buon giorno si vede dal mattino, stacce), e il JsDay, che resta la conferenza a cui preferisco parlare, perché é stata la prima a cui ho parlato, perché mi sento a casa, perché a FTF organizzo, al JsDay parlo, le altre le attendo.

Detto che non so se riuscirò a parlarci: la call for paper é ancora aperta e io non ho mandato nulla, non ho le idee chiare e devo capire che taglio dare al marasma che ho in testa