cedmax

my little journey through myself

Ci stiamo solo avvicinando dalla parte sbagliata.

Per quanto riguarda la storia di Shanley googlate, non ho voglia di raccontarla, vi lascio solo un indizio

Al meetup

January 19 2015 - In: vita vissuta by

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Dice il mio collega semi-alcolista che volendo, a Londra, si potrebbe vivere di meetup: uno ogni sera, pizza e birra aggratis e, come aggiunge mentre scrivo, “magari incontri anche qualcuno che ti offre qualcosa”.

Ci aggiungete un abbonamento in palestra (50£/mese) per farsi la doccia e il fingere di andare via tardi e arrivare presto al lavoro (o l’iscrizione a un sito di couch surfing e la potenziale rotazione che consente una città di 8M di abitanti) e il risparmio è assicurato.

Will code HTML for food

Sarebbe da provare come esperimento sociale: vedere come si riesce davvero a viverci. Probabilmente però sarebbe snervante dover passare le serate ai meetup di Java per elemosinare una birra e un po’ di pizza.

Insomma, niente, era per dire che stasera sto andando al meetup di London Web Standards e non avrò tempo di fare un post come si deve.

Ho un problema serio con le notifiche.

Ogni volta che vedo una bubble con un numerino devo fare qualcosa per rimuoverla, ho smesso di usare un sito, non ricordo nemmeno quale, per via di un bug che mi imponeva una notifica che non potevo rimuovere.

La better half invece convive tranquillamente con le notifiche e sul suo iCoso ci sono svariate app da aggiornare, messaggi o mail da leggere e i pallini rossi sono ovunque, col loro numerino inquisitorio che ti chiede di essere azzerato. Ogni tanto non ce la faccio e le aggiorno io le app, dopo averle rapito il telefono.

nexus-5-ota-android-5.0.1-1

Era da giorni che il mio androide aveva ricevuto la notifica per la 5.0.1. Dalla versione 5 questo tipo di notifiche sono permanenti e non si può fare swipe e siccome ho accessi di root non potevo fare l’aggiornamento OTA (over the air, per i non nerd).

Ho dovuto quindi aspettare di avere il tempo e mettermi a smanettare per scaricarmi l’immagine ufficiale, fare il backup di tutto nel caso qualcosa andasse storto e fare l’upgrade a riga di comando. Android di solito non è così complesso, ma visto che sono un power user e ho esigenze particolari, questa sbatta è poca cosa rispetto ai vantaggi che ottengo con l’accesso root (uno su tutti: nessun banner pubblicitario, nelle app o durante la navigazione).

Mentre mi godevo tutta questa operazione, con la sana ansia di chi sta facendo qualcosa che capisce, ma il giusto, sperando di non rendere il mio telefono un simpatico soprammobile durante l’atto, ho notato che la mia connessione a internet era sconcertantemente lenta. Virgin Media dovrebbe essere una delle più veloci in UK e per di più sono con la fibra, possibile che non riesca a vedere un video su youtube senza buffering?

Ho tirato fuori la mia vecchia airport e ho fatto un paio di test, perchè temevo che il problema fosse legato alla rete wifi (lo scatolotto della Virgin, come tutti quelli di quasi tutti gli operatori non è il massimo).

Ecco..
4069885496
prima

4069889010
dopo

Ieri ero in skype coi miei e mentre io lamentavo la lentezza della loro connessione mio figlio 7enne se n’è uscito con “eh, il problema è che è in Italia”. Ecco, non era una notifica, ma mi sembrava di esserci tornato.

Estote Parati

January 17 2015 - In: vita vissuta by

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Slice-of-toast-with-strawberry-jam-upside-down-on-floor

L’altro giorno il nostro project manager, che è un tipo molto attento al morale del team, oltre che ai numeri che raccoglie dalla nostra board, ha cercato di mitigare alcune critiche ricevute sul nostro sito con una cosa che suonava tipo:

It’s the people of the internets, you know them, they might have a point, just the tone of the comments can be somewhat caustic in a non-useful way I think […] Every user-facing team gets this sorts of scathing reviews every now and then – just in case anyone was getting demoralised.

Nel mentre io pensavo a perchè mai dovremmo sentirci demoralizzati per delle critiche a scelte di prodotto che non ci competono e che non sono state fatte da noi, ma la mia mente nel frattempo tornava alla mia band ska punk.

Durante la mia tarda adolescenza (20qualcosa) pubblicammo un disco che ricevette qualche buona recensione, ma anche delle sonore stroncature. Non che avessero tutti i torti: era obiettivamente registrato di merda, ma molti semplicemente non avevano colto lo spirito della band, che era nata principalmente per divertimento.

Il disco comunque faceva schifo, ma il punto è: eravamo preparati. Quando abbiamo deciso di rilasciare il disco con dentro una ballad emo e un pezzo death metal con tanto di growl, sapevamo che qualche purista del genere avrebbe detto che non avevamo uno stile nostro, o qualsiasi altra menata scrissero al riguardo. Semplicemente ignorammo il rischio perchè ci andava di farlo, ci andava bene così e non avevamo necessità di quel tipo di approvazione.

Ora, questo post era nato in inglese e non trovo un modo decente per tradurre come andò a finire col gruppo, quindi lo lascio così:

Then we split up and everything fucked up, but this is a whole different story.

Il punto è che essere preparati alla situazione peggiore è una forma mentale, oserei dire da perseguire. E non è che io sia pessimista, anzi, probabilmente sembro stupido da quanto sono naive e ottimista alle volte, ma ho troppo rispetto per me stesso per cadere nell’errore di demoralizzarmi e quindi sto pronto, nel caso tutto vada in vacca.

Ah ecco: poi ci siamo sciolti e tutto è andato in vacca, ma questa è un’altra storia.

La bile

January 16 2015 - In: vita vissuta by

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Qualche giorno fa scrivevo in un commento su Facebook, in una conversazione in cui era stata inopinatamente citata, “ricordiamoci che la Fallaci sta bene dove sta”.

Non è una bella frase, niente a che vedere con Lebbra is the reason, ma comunque antipatica, se si sposta l’attenzione sulla persona e non sulle idee espresse nel commento precedente attraverso le sue parole.

Altra cosa è, se non si è un gruppo hard core, solidarizzare con un cancro altrui.
Ogni riferimento a fatti o personaggi realmente esistenti è puramente casuale. Ma diciamo, pourparler, che un personaggio politico annunciasse di avere il cancro e diciamo che tu, proprio tu che leggi, ti spendessi su un social network per dire quanto se lo merita..

Ecco, tu saresti uno stronzo.

keep-calm-and-sei-una-merda-2